Perché i governi stanno vietando TikTok?

tiktok!!

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Testo a cura di Jacopo Turco @jacopotuvco

Fonti utilizzate per questo video su TikTok:
https://asia.nikkei.com/Business/Technology/India-permanently-bans-TikTok-and-58-other-Chinese-apps
https://www.politico.eu/article/eu-parliament-to-ban-staff-from-tiktok-over-cybersecurity-concerns/
https://www.wired.it/article/tiktok-lista-paesi-divieto-ban/
https://www.bbc.com/news/world-us-canada-65281881
https://www.makeuseof.com/what-is-great-firewall-china/
https://www.statista.com/statistics/910787/china-monthly-active-users-on-leading-news-apps/

What Makes TikTok so Addictive?: An Analysis of the Mechanisms Underlying the World’s Latest Social Media Craze

TikTok re-wires psyche, professor says

How Douyin became China’s top short-video App in 500 days


https://www.bloomberg.com/news/newsletters/2022-06-28/how-does-tiktok-make-money-app-relies-on-a-few-main-ingredients
https://newsroom.tiktok.com/it-it/tiktok-brand-2021
https://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/internet_social/2021/04/03/nellanno-pandemia-facebook-piu-usato-in-italia-boom-tiktok_6d5e11ca-aaf4-4935-a461-72ada5829143.html
https://www.bbc.com/news/technology-53225720
https://www.theguardian.com/world/2020/jun/29/india-bans-tiktok-after-himalayan-border-clash-with-chinese-troops
https://www.piie.com/blogs/china-economic-watch/growing-popularity-chinese-social-media-outside-china-poses-new-risks
https://www.washingtonpost.com/nation/2020/07/07/tiktok-ban-china-usa-pompeo/
https://www.reuters.com/technology/microsoft-ceo-says-failed-tiktok-deal-strangest-thing-ive-worked-on-2021-09-28/
https://www.pcmag.com/news/trump-bans-tiktok-united-states
https://cs.brown.edu/courses/csci1800/sources/2017_PRC_NationalIntelligenceLaw.pdf
https://www.theguardian.com/technology/2022/dec/22/tiktok-bytedance-workers-fired-data-access-journalists
https://www.reuters.com/technology/exclusive-tiktok-nears-deal-with-oracle-store-its-data-sources-2022-03-10/
https://www.lawfareblog.com/project-texas-details-tiktoks-plan-remain-operational-united-states
https://www.washingtonpost.com/technology/2023/02/03/tiktok-delete-advice/
https://english.elpais.com/science-tech/2023-03-04/does-tiktok-spy-on-us-not-any-more-than-other-social-media-platforms-experts-say.html
https://www.scmp.com/news/china/politics/article/3202823/time-tiktok-taiwan-island-weighs-ban-over-cognitive-warfare-fears
https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2023/02/25/tiktok-zangrillo-possibile-stop-a-dipendenti-p.a-vertice-in-settimana_77044b22-01e3-4a79-b69c-57b1ca815de9.html
https://www.azoyagroup.com/blog/view/douyin-tiktok-e-commerce-a-new-playground-for-brands/

How Douyin, the Chinese TikTok, broke into e-commerce – Part 1: Diversify or die


https://edition.cnn.com/2023/03/24/tech/tiktok-douyin-bytedance-china-intl-hnk/index.html#:~:text=But%20the%20wildly%20popular%20platform,a%20sister%20app%20called%20Douyin
https://perma.cc/P65Y-EBMT
https://ipvm.com/reports/douyin-prc-censorship
https://www.rfa.org/english/news/uyghur/video-07282020180119.html
https://www.bbc.com/news/technology-51474114
https://www.theguardian.com/technology/2019/dec/03/tiktok-owns-up-to-censoring-some-users-videos-to-stop-bullying
https://www.bbc.com/news/technology-54102575
https://www.theguardian.com/technology/2022/oct/30/tiktok-mental-health-social-media
https://www.abc.net.au/news/2021-07-26/tiktok-algorithm-dangerous-eating-disorder-content-censorship/100277134
https://www.forbes.com/sites/emilybaker-white/2023/01/20/tiktoks-secret-heating-button-can-make-anyone-go-viral/?sh=61dda7e6bfd4
https://explodingtopics.com/blog/tiktok-demographics#tiktok-demographic-data
https://www.forbes.com/sites/alexkonrad/2023/05/04/bytedance-scrutiny-leaves-midas-investors-waiting-billions/?sh=111f65853ccf
https://www.businessinsider.com/lemon8-building-us-creator-team-as-tiktok-sister-app-surges-2023-3?r=US&IR=T

0:00 Introduzione: i dati informatici sono importanti oggi?
0:55 Cos’è TikTok e come è nato?
4:48 L’algoritmo alla base di TikTok
6:12 Da Douyin a TikTok
8:32 La questione del Ban a TikTok
16:21 La propaganda cinese su TikTok
17:52 I gravi problemi che può causare TikTok
19:12 Conclusione

19 COMMENTS

A C

Per molti è più importante che proprio Cina usa e elabora i nostri dati, ma non che le grosse aziende americane e quelle europee li usano e elaborano… Per me entrambi casi sono le minaccie per libertà

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Angelo Leone

Cina o non cina, parafrasando il sig. M. Polo, stai per trovare il tuo “Milione” e benvenga, grazie al tuo canale aiuti tante persone a capire meglio la realtà che ci circonda.
Grazie per il tuo prezioso lavoro.😉😊

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Andre Fava

Grazie per il video e per il sempre ottimo lavoro, Dal mio punto di vista il problema non è tanto TikTok quanto l’esposizione dei dati, che consente ad un’infinità di terzi soggetti, ancor più pericolosi, di acquisire, trattare e rivendere tonnellate di dati già “normalizzati” e pronti all’uso.

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lore00star

Io so solo una cosa… quando ho provato ad utilizzare tiktok, ogni volta che ci entravo poi mi sentivo come se fossi diventato più stupido. Dopo una settimana l’ho disinstallato e non intendo riutilizzarlo, cerco anche di evitare shorts e reels… è un modo di fruire contenuti che non ti dà niente e ti fa solo sprecare tempo.

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Mar Cello

Alla fine, quando si usano le reti sociali è sempre un bene mantenere livelli di discrezione, in un modo o nell’altro. Mai usato TikTok ma se è per questo ho smesso di usare Facebook se non per ricordare i compleanni e raramente sto più di 5 minuti su Instagram.

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Pietro Ploner

Grazie per l’ottimo video!! A me onestamente sembra corretto che ci siano delle policy di divieto di uso di Social Network, non solo TIkTok, ma anche ad esempio FAcebook e Whatsapp, su Smartphone e Device di chi lavora per organizzazioni governative perchè un conto è monitroare i dati del privato per propinargli campagne di acquisto e un conto è il furto di dati sensibili nazionali o industriali!! Nella azienda dove lavoravo in passato ad esempio Whatsapp e Twitter erano bloccati sui cellulari aziendali, in quanto in America non esiste il GDPR europeo e quindi dati industriali anche inconsapevolmente condivisi su quelle chat erano liberamente utilizzabili. Poi sul fatto che un social network sia più pericoloso di altri, concordo che si tratta principalmente di geopolitica!

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valenesco45

Punto chiave da approfondire: “Perché la socialità Virtuale si sta sostituendo a quella Fisica”

Di questo se ne potrebbe parlare per ore.
Io però posso solo dire la mia. Ovvero credo che i social media stiano allontanando la gente (soprattutto i giovani) dai valori che hanno posto la base di una società basata sull’interazione reciproca, sul senso di empatia, di comunione e di confronto vero e proprio. I social stanno attuando un processo molto rapido di desensibilizzazione dell’essere umano, un’anestesia sociale che ricopre tanti campi, ma la cosa peggiore è che i social posso diventare (e magari lo sono già) un potente strumento di manipolazione sia politica che sociale. Un appello ai genitori: non date un cellulare ai vostri bambini. Fateli crescere come natura comanda. Perché altrimenti diventeranno degli automi privi di capacità critica, pieni di fobie imposte e bombardati di informazioni con secondi fini.

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Luca Blight

Tra il mettere i miei dati in mano a una dittatura dichiaratamente ostile verso lo stile di vita occidentale e metterli in mano a una democrazia alleata, che per quanto sappia giocare sporco (in passato, anche infiltrandosi negli affari Italiani) ci ha garantito un lunghissimo periodo di pace, c’è una grandissima differenza, questi discorsi sull’ipocrisia il doppiopesismo ecc lasciano esattamente il tempo che trovano quando guardiamo alla realtà.
Cina e USA NON sono ugualmente pericolosi per noi, NON sono ugualmente trattabili a livello diplomatico e di trasparenza, NON sono ugualmente sensibili al rispetto delle leggi Europee quando l’europa decide di farsi sentire.
Lo so che ci piace tanto fare quelli che “allora gli Americani??” perché ci fa sentire degli intellettuali non allineati, ma che ci piaccia o no gli USA sono molto più vicini ai nostri interessi e al nostro stile di vita rispetto ai piani a lungo termine della dittatura Cinese e non me ne frega un cazzo se non ci sono prove sull’uso dei dati raccolti da ByteDance da parte del governo Cinese, io non metto una pistola in mano a uno che mi odia e vuole dichiaratamente prendere il mio posto dicendo: “eh ma finora non mi ha mai sparato!”.

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Marina Mancini

Questo fatto della predittività che consente l’elevata quantità di dati l’ho sempre pensata. Con essa c’è anche la possibilità di intervenire sulle scelte attraverso opportune tarature degli algoritmi.

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Emanuele Lanzillotti

La cosa peggiore secondo me non è se sia vero o meno che siamo “spiati” attaverso queste app, ma come le persone reagirebbero a una forte limitazione degli algoritmi o addirittura a un ban completo dell’ applicazione da uno stato. Il caso di chat gpt per me è stato abbastanza emblematico in quanto, pur essendo un’assoluta novità legata al mondo dell’intelligenza artificiale, e quindi una cosa più da utente nerd smanettone che da persona comune, e non radicata abbastanza da avere una risonanza popolare come i vari social, il suo ban ha suscitato reazioni forti nella media delle persone che si mostravano indignate e accusavano l’Italia di essere un paese retrogrado quando in realtà, attenzione, il ban di chat gpt non è venuto dal governo o dal parlamento Italiano, ma dal garante della privacy che opera in maniera slegata da governo, politica e partiti, almeno in teoria, e che sopratutto a sua volta non ha emesso un provvedimento ma una semplice nota informativa dopo la visione della quale, NELLA PIU’ COMPLETA AUTONOMIA, chat gpt stessa ha deciso di autoeliminarsi dall’Italia per un periodo limitato per eseguire delle verifiche. Ora, se le persone hanno reagito così “male” ad un evento così blando, come reagirebbero un domani se un governo decidesse di eliminare un instagram, un whatsapp, un telegram, un facebook, un tiktok, eccetera, che ormai fanno parte della quotidianità, della vita, delle abitudini, del lavoro per alcuni e per altri invece rappresentano un bisogno, una necessità, una dipendenza, dichiarata o meno? Quanto le persone sono interessate e legate a tutte queste cose e quanto invece sono interessate e legate alla politica, in quanti accetterebbero un simile provvedimento? e, sopratutto, in un paese come il nostro dove i governi faticano ad arrivare all’anno di durata, quale consenso riceverebbe il ministro di turno? quanto ci metterebbe il suo governo a cadere? e di conseguenza dopo quanto questo provvedimento, anche se “giusto”, verrebbe cancellato? quanto una simile azione, anche se necessaria, si dimostrerebbe efficace ed efficiente?
A preoccuparmi quindi non è se dall’altro lato del mondo Xi Jinping o un’altro come lui si fanno le seghe sui nostri dati, ma come, anche se ne avessimo prove e certezze, saremmo in grado di reagire?

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Donato Marangi

Simone , sei una persona molto competente e ti sei circondato di altrettanti collaboratori TOP.
Complimenti sempre x il tuo canale
Un faro ….che apre gli occhi all’informazione

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Pho

Ciao Simone, grazie per il tuo contenuto e per il tuo ottimo lavoro come sempre.
Sono contento di poter finalmente commentare un tuo video dato che tratta di qualcosa nel settore in cui lavoro (quelli inerenti alla geopolitica li seguo pure, ma sono talmente impreparato che preferisco non esprimermi e rimanere ad ascoltare xD)

Mi piacerebbe parlare con voi di alcune cose.

Come dice giustamente Adrianus, esistono gli ASN. Anche i fornitori italiani di servizi internet ne hanno e i blocchi di indirizzi IP che forniscono sono pubblici. Per esempio, è bloccando questi IP che vengono vietati alcuni siti o contenuti agli utenti di determinati paesi (avete presente quando su youtube vi appare “questo video non è disponibile per il tuo paese? Ecco)

TikTok è pericoloso?
Boh, forse lo è. Cos’altro è pericoloso? Fumo, alcol, droghe, stili di vita non proprio salutari, saltare da un burrone, correre con la macchina ecc.. Bisogna bannarlo? Io non credo. Ciò che penso serva di più agli utenti è la consapevolezza di stare usando uno strumento che al 99% colleziona i tuoi dati in maniera poco trasparente e li sfrutta/invia in maniera altrettanto poco trasparente. Li ottengono persino quando gli diciamo che non vogliamo condividerli con loro (facebook aveva ottenuto il mio numero di telefono senza che glielo condividessi, gli è bastata l’app sul mio smartphone per farlo).
Spesso, quando ad alcuni amici dico di stare attenti alla propria privacy e ai dati che condividono nel web, mi rispondono cose tipo “vabbe’ ma io non sono nessuno, non se ne fanno niente delle cose mie” o mi danno quasi del complottista sostenendo che i nostri dati non vengono collezionati perché non interessano a nessuno. Falsissimo. Coi dati si possono fare centinaia di cose diverse e molte delle quali possono anche essere illegali (pensate al furto di identità, per esempio). Io stesso uso piattaforme come youtube e alcuni social, ma l’importante è essere consapevoli di ciò che si sta facendo (proprio come quando si beve, si fuma ecc.).

Sulla censura.
Credo che sia sempre sbagliato censurare qualcuno o bloccare fonti di informazione. Sicuramente servizi come NordVPN aiutano ad aggirare questo tipo di ostacoli, ma (non vorrei sbagliarmi) i suoi exit node dovrebbero essere tutti pubblici (proprio come quelli di Tor, per chi lo conoscesse). Ciò significa che chi lo desidera, può bloccare l’accesso a tutti gli utenti che usano i servizi di NordVPN rendendone vana l’utilità. Senza contare che, una volta fuori questa rete, le vostre informazioni sono comunque raggiungibili e sono perfettamente catturabili (anche se cifrate).
Tra l’altro, mi pare che qualche anno fa, proprio NordVPN ha subìto un data breach e una quantità enorme di dati degli utenti è stata trafugata.
Anche in questo caso, non è uno strumento da non utilizzare perché rimane sicuramente utile, ma bisogna essere consapevoli di quali sono i suoi limiti.

Finisco dicendoti che concordo in toto con la tua conclusione. Non dobbiamo scadere nell’ipocrisia di chi critica TikTok parlandone su Facebook o qui su YouTube.
L’utilizzo dei social rimane nocivo se fatto in maniera indisciplinata e loro sono bravissimi a tenerti incollato e a renderti dipendente.
Pensate a quante volte volete chiudere TikTok toccando “indietro” e lui vi ripropone un altro video, dicendoti che per chiudere devi toccarlo due volte. O quando facebook e instagram (ci metto in mezzo anche netflix) mostrano i contenuti in modo che i successivi sporgano leggermente e tu sia spinto a scoprirli per guardare per intero di cosa si tratta.
Per questo, vi sconsiglio di usare dispositivi prima di dormire, dato che la dopamina potrebbe tenervi davvero svegli.

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Nicola

una precisazione: bannare tiktok non può essere in alcun modo considerata una limitazione alla libertà di espressione. Limitare la libertà di espressione significa dirti “questa cosa non la puoi dire”, non “non puoi usare questo strumento”, altrimenti anche il divieto di scrivere graffiti o di andare al louvre e aggraffare un manifesto sulla fottuta gioconda sarebbero una limitazione alla libertà di espressione. Questo allarmismo spicciolo proprio non lo sopporto

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Davide Comandé

Il video è molto intelligente e anche il finale pone una questione fondamentale, ovvero le cause del disagio, che non sono mai riconducibili allo strumento di evasione da quel disagio. Siano droghe chimiche o digitali. Ma la domanda che resta è: quanto sono di aiuto questi strumenti, nel lenire quel disagio o nel superarlo? È certo che la dipendenza nasce da problematiche complesse individuali, ma i facebook files hanno dimostrato che alcuni strumenti sono ciò che sono a prescindere dall’uso che se ne fa. Senza invocare la censura, forse dovremmo chiederci se esiste un problema di salute pubblica che i social network stanno gravemente peggiorando, o dei quali stanno profondamente allontanando la cura…

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zonzo nicolò caveer

Il problema maggiore è decidere se temere gli specchietti per le allodole o meno. Intanto il mercato gioca anche sulla manipolazione mentale, che sia di colore giallo, o bianco, o rosso, o nero. Sta a tutti noi decidere anche a chi dar credito, ed è proprio il credito a far sì che poi, in futuro, non potremo lamentarci delle eventuali fregature.
Siamo noi dare fiducia oggi, saremo noi ad’aver incautamente sbagliato domani, quindi pagheremo di nostra tasca e zitti e mosca.😅😅😅scusate la rima finale👋👋👋👍

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3D Programming

Grandissimo, analisi accurata e non di parte, che mette in luce tutte le ipocrisie della questione. La cosa più buffa di tutto ciò è che molti si scandalizzano davanti alla differenza di contenuti che diventano popolari tra le due versioni, cinese e resto del mondo, cercando chissà quali complotti, quando invece probabilmente la differenza sta nel fatto che da una parte si cerca più quel tipo di contenuti piuttosto che l’altro, e per questo i rispettivi contenuti diventano virali. In sostanza la differenza è di tipo culturale, senza andare a scomodare chissà quali astrusi complotti.

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Enrico Ferraresi

Grazie, tutto molto interessante! Come musicista professionista ho tenuto per qualche mese Tic Toc all’inizio perchè in un video Montemagno lo consigliava come “il” futuro dei social poi però mi sono definitivamente tolto. Seguo in cuffia i tuoi contenuti e ho notato che c’è sempre una fastidiosa differenza di volume (e mi sembra anche di qualità) tra i tuoi parlati principali lunghi e gli insert della voce più brevi. Avendo uno studio di registrazione ti consiglierei di pareggiare il volume delle due voci per un ascolto più gradevole con il volume o se le due voci sono sulla stessa traccia con Vocal Rider.

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Luigi Casiello

Bellissimo video pieno di consapevolezza ed obiettività. Da programmatore posso dire di esser sicuro che tutte le app prendono i dati che interessano all’azienda e li inviino da qualche parte. Non vedendo il codice sorgente non possiamo verificare cosa fanno veramente. Allora il punto è proprio quello del video: perché un ragazzo 20enne ha così bisogno di TikTok? Perché un video con tanti like puó essere meglio di un’uscita con un amico? È un fenomeno sociale, non male di per sè, dobbiamo studiarlo e capirlo. Bravi NovaLectio

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